San Martino e il vino nuovo: la Slovenia è in festa

Sono ormai trascorsi i giorni frenetici della vendemmia e quelli ansiosi della vinificazione.

Nella tradizione popolare, novembre è il mese del vino nuovo e sono famosi i proverbi “Per San Martino si spilla la botte del buon vino” e “A San Martino ogni mosto diventa vino“.

A chi vive nel nordest, la festa di San Martino evocherà senz’altro l’immagine dei bambini veneziani che fanno baccano nelle calli chiedendo a passanti e commercianti dolci o soldini (alla faccia di chi ha sentito il bisogno di importare Halloween!) e il tipico “biscottone” di pastafrolla guarnita – grande a volte come una torta – che raffigura il santo a cavallo.

In Sicilia, invece, i biscotti di San Martino hanno forme più convenzionali e sono, generalmente, aromatizzati con i semini di finocchio e destinati ad essere inzuppati nel vino dolce, ma non mancano versioni più elaborate e guarnite. Anche nelle sagre di questa regione, come in quelle del resto d’Italia, al vino nuovo è spesso abbinata la salsiccia, poiché San Martino è tradizionalmente anche il giorno in cui “si ammazza il porco” per farne i salumi e gli insaccati che sfameranno la famiglia durante l’inverno.

 

Ma com’è vissuta la ricorrenza di San Martino in Slovenia?

La tradizione slovena non è molto diversa da quella italiana: anche qui è il giorno della svinatura e delle feste popolari che celebrano la preparazione all’inverno.
Il passato agricolo e rurale di gran parte delle zone della Slovenia, specie di quelle in cui tutt’ora si produce vino, è, infatti, comune al nostro e anche qui all’inizio di novembre è tutto un fiorire di sagre e brindisi.

L’usanza – ormai pressoché perduta – vuole che fino all’11 novembre il vino sia impuro e che non si possa bere finché non viene benedetto, nel giorno di San Martino. Soprattutto in Istria, l’assaggio del vino nuovo è accompagnato dal pane condito con l’olio degli ulivi di cui la zona è ricca.

Anche in Slovenia, specie nelle zone più interne, il piatto tipico di questa festa è l’oca.
È una tradizione diffusa anche in Francia, Austria, Alto Adige e Germania cattolica, oltre che nelle comunità cattoliche di altri paesi del nord Europa, che si è probabilmente consolidata in Slovenia (e in altri paesi dell’ex-Jugoslavia) ai tempi della dominazione asburgica.
Deriva da una famosa leggenda legata al santo, che si sarebbe nascosto in una stalla per evitare di assumere la carica di vescovo di Tours, finché le oche dell’aia, con il loro baccano, non ne denunciarono la presenza.

In molte zone della Slovenia, i piatti tipici di questa festa annoverano altri volatili fra gli ingredienti principali: in Istria sono diffusi i fuži (pasta corta simile ai maltagliati) con un ricco sugo di gallina; sempre la gallina (talvolta il gallo) è la base di uno stufato simile gulasch detto žgvacet, che può essere usato anche condimento dei fuži o degli gnocchi; un po’ dappertutto si porta in tavola anche l’arrosto di tacchino.

 

 

Le feste di San Martino in Slovenia

 

6 – 9 novembre: Šmartno

In questo paese del Collio sloveno (Brda) – il cui nome deriva proprio da San Martino – si radunano ogni anno numerosi produttori della zona, per dare vita a una festa che coniuga le degustazioni di vino e gli assaggi della cucina tipica con manifestazioni culturali e di interesse storico.

Maggiori informazioni sulla Brda e le sue cantine si trovano nel primo volume di Zdravljica

 

8 novembre: Slovenske Konjice

Anche in questa piccola città della regione della Štajerska la festa di San Martino è molto sentita e viene festeggiata pubblicamente da diversi anni.
Nel 2014 la piazza principale sarà animata da musica e danze a partire dalle 11 del mattino e non mancheranno bancarelle e incontri con i produttori di vino.

 

8 e 15 novembre: Lubiana

Per due sabati consecutivi, dalle 10 alle 17, il centro storico della capitale slovena si trasforma in un’animata fiera enogastronomica, con un centinaio di stand e bancarelle di prodotti tipici delle varie zone del paese, con un’attenzione particolare per i produttori di vino, attraverso i cui stand, disposti in ordine geografico, sarà possibile fare un vero e proprio tour fra le etichette della Slovenia.

 

9-11 novembre: San Martino del Carso

Il paese martoriato dalla Prima Guerra Mondiale famoso per la poesia di Ungaretti, a cento anni dallo scoppio del conflitto festeggia il tradizionale San Martino per tutto il fine settimana, con concerti, escursioni organizzate, conferenze e – naturalmente – benedizione del vino e degustazioni.

 

11 novembre: Maribor

A Maribor – capoluogo al confine con l’Ungheria, alle porte di quella Pannonia in cui San Martino nacque – si tiene quella che probabilmente è la più grande festa di San Martino della Slovenia.
Nel 2014 giunge alla trentunesima edizione, e attende con stand enogastronomici e intrattenimenti culturali qualche migliaio di visitatori.
Si tiene precisamente nel giorno dedicato al santo, anche se quest’anno cade di martedì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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